Il 1 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge 205 del 27 dicembre 2017, nota come legge di stabilità dello Stato per il 2018, che tra le varie misure adottate per il bilancio dello Stato contiene anche quelle, molto attese dal settore delle costruzioni, relative alla ristrutturazioni edilizie.
L’associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana aveva fatto delle proposte in merito ad alcuni punti che potevano essere inseriti nella nuova Finanziaria per rinforzare il processo di messa in sicurezza del patrimonio edilizio italiano.
Di seguito riassumo brevemente alcuni punti salienti e alcune occasione perse estratte dal comunicato stampa di ISI che vi invito a leggere per approfondire.
I risultati ottenuti:
- Estensione delle detrazioni di cui all’articolo 16 all’edilizia popolare.
- Agevolazioni particolari per interventi congiunti di riqualificazione energetica e miglioramento antisismico
- Proroga al 31 dicembre 2018 delle detrazioni fiscali di cui all’articolo 16.
- Detraibilità delle spese assicurative contro il rischio sismico.
Le occasioni perse:
- La detraibilità totale delle spese sostenute per gli studi e per le attività di diagnosi degli edifici, indipendentemente dalla successiva realizzazione degli interventi
- La rimodulazione dell’importo della detrazione di cui all’articolo 16 comma 1 del D.L.63/2013, fissando, quale tetto massimo della detrazione dall’imposta lorda, un limite legato all’unità di superficie
- L’estensione della cessione credito d’imposta di cui all’art.16 comma 1-quinquies del D.L. 63, anche agli interventi eseguiti sulle singole unità abitative o destinate ad uso produttivo, e soprattutto la cedibilità del credito alle banche, per i soggetti ricadenti nella no-tax area (ovvero con reddito inferiore agli 8 mila euro), anche alla disciplina del sismabonus
Qui trovate il comunicato stampa completo con i vari riferimenti.
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