Abbiamo già detto che le zone sismiche oggi hanno solo una valenza di tipo amministrativo e non servono in nessun modo per la progettazione (vedi questo articolo La zona sismica non ci interessa nella progettazione (e nella verifica): una dimostrazione).
Nell’attività di consulenza sul Sismabonus spesso ci viene fatta la domanda relativa ad una frase poco chiara, presente nel decreto, che richiama le zone sismiche come previste nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.
Sappiamo che la zonazione dell’Ordinanza era “provvisoria”, perchè ai sensi dell’art. 2, co. 1, dell’O.P.C.M. del 2003: ”1. Le regioni provvedono, ai sensi dell’art. 94, comma 2, lettera a), del decreto legislativo n. 112 del 1998, e sulla base dei criteri generali di cui all’allegato 1, all’individuazione, formazione ed aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche. In zona 4 è lasciata facoltà alle singole regioni di introdurre o meno l’obbligo della progettazione antisismica.”.
Le Regioni sono intervenute, nell’arco di questi anni, con la propria zonazione sismica che ha in alcuni casi modificato la zonazione originale prevista dall’O.P.C.M. (si porta l’esempio del comune di Milano, passato da zona 4 a zona 3 con l’attuazione della D.g.r. 11 luglio 2014 – n. X/2129 Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia (l.r. 1/2000, art. 3, c. 108, lett. d).
Ora che viene rilanciato il tema del miglioramento sismico con il “Superbonus 110%” si pone però lo stesso problema per il contribuente: se il mio edificio si trova in una ex-zona 4 ora classificata dalla regione come zona 3, posso applicare il beneficio fiscale oppure no? Rischio una contestazione dall’Agenzia delle Entrate?
Si ricorda che i benefici fiscali del Sismabonus sono ammessi solamente sulle costruzioni ricadenti nelle zone sismiche 1 (sismicità alta), 2 (sismicità media) e 3 (sismicità bassa).
La Guida dell’Agenzia delle Entrate Superbonus 110% recentemente pubblicata (disponibile a questo link) chiarisce il punto in una FAQ riportata in coda al documento.
Il link riportato nel testo riporta ad una mappa di Classificazione sismica al 31 gennaio 2020 di recepimento da parte delle Regioni e delle Province autonome dell’OPCM 20 marzo 2003, n. 3274 e dell’OPCM 28 aprile 2006, n. 3519 e che richiama i seguenti atti: Abruzzo: DGR 29/3/03, n. 438. Basilicata: DCR 19/11/03, n. 731. Calabria: DGR 10/2/04, n. 47. Campania: DGR 7/11/02, n. 5447. Emilia Romagna: DGR 23/07/18, n. 1164. Friuli Venezia Giulia: DGR 6/5/10, n. 845. Lazio: DGR 22/5/09, n. 387. Liguria: DGR 17/03/17, n. 216. Lombardia: DGR 11/7/14, n. X/2129 Marche: DGR 29/7/03, n. 1046. Molise: DGR 20/9/06, n. 194. Piemonte: DGR 15 febbraio 2019, n. 17-8404. Puglia: DGR 2/3/04, n. 153. Sardegna: DGR 30/3/04, n. 15/31. Sicilia: DGR 19/12/03, n. 408. Toscana: DGR 26/5/14, n. 421. Trentino Alto Adige-Bolzano, DGP 6/11/06, n. 4047; Trento, DGP 27/12/12, n. 2919. Umbria: DGR 18/9/12, n. 1111. Veneto: DCR 3/12/03, n. 67. Valle d’Aosta: DGR 4/10/13 n. 1603
Pertanto nella definizione delle zone sismiche di riferimento per l’applicazione del Sismabonus appare ora chiaro, come era logico presupporre fin dall’inizio, che la classificazione regionale prevalga su quella originale dell’O.P.C.M., sebbene quest’ultima sia richiamata esplicitamente nel testo originale del decreto.
Nota: un parere equivalente a quello contenuto nell’ultima Guida dell’Agenzia delle Entrate era presente già ad inizio 2019 anche in una FAQ sul sito Casa Sicura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il link presente ad un foglio Excel riportava le zonazioni sismiche dei comuni aggiornate dalle varie norme regionali.
Rimaneva allora però il dubbio su come interpretasse la questione l’Agenzia delle Entrate, infatti la guida Sismabonus aggiornata a luglio 2019 riporta (è ancora presente sul sito al momento della stesura di questo post) le seguenti indicazioni.