Un nuovo studio condotto sui fondali marini dello Stretto di Messina e sulla sismo-tettonica dell’area – frutto di una collaborazione internazionale tra il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Catania (Giovanni Barreca e Carmelo Monaco), il Center for Ocean and Society- Institute of Geosciences dell’Università di Kiel in Germania (Felix Gross e Sebastian Krastel) e l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Luciano Scarfì e Marco Aloisi) – svela, per la prima volta, l’ubicazione e le caratteristiche geometriche della possibile faglia da cui si originò il devastante sisma.
La ricerca dal titolo “The Messina Strait: Seismotectonic and the Source of the 1908 Earthquake” è stata appena pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale ‘Earth-Science Reviews’.
L’immagine raffigura la faglia responsabile del terremoto del 1908 mappata lungo l’asse dello Stretto di Messina ed in Calabria meridionale.
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Fonte immagine di copertina: INGV – Carta delle isosisme (grado del danno) del terremoto del 28 dicembre 1908, disegnata da G. Mercalli (1909). L’isosisma epicentrale raggiunge il grado XI, definito Catastrofico da Mercalli.