Nell’attività di consulenza per le aziende capita spesso di confrontarsi con la chiarezza delle istruzioni contenute nel piano di emergenza.
Se gli occupanti di un edificio hanno istruzioni confuse oppure, peggio ancora, contrastanti, saranno portati ad attuare i comportamenti più istintivi che non sempre risulteranno essere i più sicuri.
Curioso da questo punto di vista quanto accaduto in Cina, durante un terremoto, lo scorso settembre 2022.
Un terremoto di magnitudo 6.6 si è verificato nel sud ovest della Cina, con una stima di 74 vittime, oltre 250 feriti e 26 dispersi. La scossa è stata avvertita anche nella città di Chengdu. Chengdu è il capoluogo della provincia del Sichuan e città sub-provinciale, che conta più di 14 milioni di abitanti.
Per le regole anti-Covid in vigore, la città era in lockdown e sorvegliata da droni (vedi articolo sito Rai).
Le notizie dei media riportano che ai residenti è stato impedito di fuggire dalle loro abitazioni a causa del lockdown anche a seguito del sisma. Alcuni residenti a Chengdu affermano che è stato detto loro di rimanere all’interno delle proprie abitazioni e quando hanno provato a uscire hanno trovato le porte chiuse. Secondo quanto previsto dalla politica ‘Zero Covid’, i condomini in cui almeno una persona è risultata positiva vengono designati come “aree sigillate” e ai residenti è vietato mettere piede fuori dalle proprie case, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno il virus.
Il video presente in questo articolo di BBC News mostra le persone che vogliono fuggire, ma non viene loro concesso.