L’EEW (Earthquake Early Warning) si occupa dei sistemi di allerta precoce dei terremoti. In generale, sfruttando la maggiore velocità delle onde P dei terremoti, l’obiettivo è allertare specifici target dell’arrivo delle onde S e delle fasi più distruttive mentre il terremoto sta avvenendo.
Un post del sito INGV riporta i punti salienti di un convegno tenutosi sul tema “early warning”.
Durante i due giorni di incontro, sono stati illustrati gli avanzamenti dei molteplici aspetti toccati dal progetto: il quadro normativo e le responsabilità derivanti dalla gestione di sistemi di allerta, l’impatto sociale e i metodi di confronto con la popolazione, le simulazioni dei tempi di risposta dei sistemi di allerta in differenti scenari e contesti sismotettonici, la realizzazione di stazioni e infrastrutture di monitoraggio con le nuove tecnologie di sensing e telecomunicazione.
Per l’articolo completo, clicca qui.
Immagine di copertina: esempio dello scuotimento registrato alla stazione T1256 (sito 1, vicino all’epicentro) e alla stazione PCRO (sito 2, nel territorio comunale della Città di Ancona) in occasione del terremoto del 30 ottobre 2016, Mw 6.5. Il passaggio dell’onda P registrata vicino all’epicentro precede di parecchi secondi l’arrivo dell’onda S al target posizionato lontano dalla sorgente sismica.