Sono state pubblicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici le “Linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche”. Le linee guida forniscono un inquadramento normativo e procedurale per la progettazione, il miglioramento e l’adeguamento delle scaffalature metalliche industriali in zona sismica. Le linee guida identificano i riferimenti e i limiti normativi per la progettazione delle nuove scaffalature e forniscono i primi elementi per la valutazione della vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti. Le linee guida sono elaborate in conformità con le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni tenendo conto delle più recenti normative di settore.
L’indice delle Linee guida è il seguente:
Le linee guida adottano le seguenti definizioni:
• Scaffalatura autoportante: scaffalatura metallica di qualsiasi altezza con funzione, oltre che di immagazzinamento dei prodotti, di sostegno dell’involucro edilizio. Rientrano in questa definizione anche i magazzini autoportanti non del tipo “adjustable pallet racking systems”;
• Scaffalatura interna/esterna: scaffalatura metallica di qualsiasi altezza realizzata all’interno o all’esterno di un involucro edilizio indipendente con funzione di immagazzinamento dei prodotti.
Per la progettazione e realizzazione di nuove scaffalature metalliche industriali in zona sismica, il documento (par. 6) indica che la scaffalatura deve essere realizzata con i criteri antisismici utilizzando le indicazioni delle normative NTC e/o UNI EN 16681. Il documento aggiunge che in nessun caso è possibile progettare e realizzare nuove scaffalature in zona sismica senza utilizzare un approccio anti-sismico alla progettazione.
Il par. 7.1 delle Linee guida redatte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici riporta:
In questo ambito è inoltre utile ricordare che il proprietario della scaffalatura installata all’interno di un luogo di lavoro è tenuto all’analisi di tutti i rischi inerenti l’attività lavorativa secondo D.Lgs. 81/2008 e smi, inclusa la valutazione degli effetti delle azioni sismiche e alla regolare manutenzione secondo uno specifico piano di controllo e manutenzione (redatto in accordo alla UNI EN 15635:2009).
E’ pertanto opportuno che, nell’ambito delle suddette attività lavorative, venga opportunamente prevista la programmazione della valutazione di vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti non specificatamente progettate con criteri antisismici, da parte di un tecnico abilitato secondo i criteri delle NTC oppure della normativa specialistica di settore UNI EN 16681.
Il paragrafo continua inoltre:
Nel caso in cui una valutazione di vulnerabilità sismica su di una scaffalatura esistente non sia realizzabile in tempi brevi in maniera accurata ed estesa, così come richiesto dalla normativa vigente, nelle more che si possa effettuare tale valutazione è comunque possibile condurre un’analisi preliminare di vulnerabilità secondo i criteri di seguito riportati ed, eventualmente, adottare, con l’urgenza correlata alle carenze riscontrate, i provvedimenti indicati al fine di ridurre l’esposizione della scaffalatura al rischio sismico. Tale analisi preliminare non è in nessun caso sostitutiva della valutazione di vulnerabilità sismica, la quale, pertanto, va comunque effettuata.
Il paragrafo 8 conclude con le prescrizioni per la messa in opera delle scaffalature metalliche, con richiami alla classificazione EXC prevista dalla UNI EN 1090-2 e tutto ciò che concerne la “filiera” della costruzione. Viene introdotto il collaudo statico delle scaffalature equiparate a strutture.
Le scaffalature metalliche che rientrano nel campo di applicazione delle NTC, come indicato nella Tabella 1, devono essere messe in opera secondo le indicazioni delle NTC stesse e, ove pertinente, secondo le prescrizioni della UNI EN 1090-2 per la classe di esecuzione prevista. La scaffalatura deve essere oggetto di collaudo statico ai sensi delle normative vigenti per le costruzioni.
Le scaffalature metalliche che rientrano nel campo di applicazione della normativa UNI EN 16681, come indicato nella Tabella 1, devono essere messe in opera secondo le indicazioni delle normative specialistiche di settore previste nelle specifiche contrattuali. La scaffalatura deve essere oggetto di apposita certificazione di regolare istallazione rilasciata da un tecnico/validatore qualificato, cosi come previsto nella pertinente normativa di settore.
Il documento citato costituisce un riferimento tecnico da adottare per ottemperare agli obblighi previsti dalle NTC2018 §7.2.3 per l’analisi sismica degli elementi non strutturali (per approfondire si veda questo articolo).