Nel mondo dei terremoti, la terminologia può spesso creare confusione. Termini come foreshocks ( o “scosse premonitrici”) e aftershocks (o “scosse di assestamento”) vengono usati frequentemente, ma cosa significano esattamente?
Foreshocks – Scosse Premonitrici: le scosse premonitrici sono terremoti che precedono un evento sismico più grande nella stessa zona. Tuttavia, un terremoto non può essere identificato come scossa premonitrice fino a quando non si verifica un terremoto maggiore nella stessa area. Questo rende il termine “scossa premonitrice” relativo e retrospettivo.
Aftershocks – Scosse di Assestamento: le scosse di assestamento sono terremoti più piccoli che si verificano nella stessa area generale durante i giorni o anni successivi a un evento più grande, noto come “terremoto principale”. Queste scosse avvengono entro 1-2 lunghezze di faglia dall’evento principale e si manifestano prima che il livello di sismicità di fondo torni alla normalità. Generalmente, rappresentano piccoli aggiustamenti lungo la porzione di faglia che si è mossa durante il terremoto principale. Con il passare del tempo, la frequenza delle scosse di assestamento diminuisce.
Storicamente, i terremoti profondi (oltre i 30 km) hanno molte meno probabilità di essere seguiti da scosse di assestamento rispetto ai terremoti superficiali.
Spesso c’è confusione riguardo alla terminologia dei terremoti. Dopo un grande terremoto, è comune che seguano centinaia o persino migliaia di terremoti più piccoli, noti come scosse di assestamento. In alcune sequenze sismiche, un terremoto più piccolo, chiamato “scossa premonitrice”, può precedere il terremoto principale.
Sebbene i sismologi abbiano analizzato attentamente le coppie di terremoti scossa premonitrice/terremoto principale e l’innesco dei terremoti in generale, non esistono caratteristiche specifiche che permettano di identificare una scossa premonitrice prima che si verifichi il terremoto principale.
Il tasso delle scosse di assestamento è stato studiato per la prima volta in dettaglio da Fusakichi Omori, una delle figure più importanti nella storia della sismologia. La Legge di Omori descrive l’evoluzione delle scosse di assestamento di un forte terremoto.
La legge di Omori è una relazione empirica per descrivere la diminuzione di intensità delle scosse di aftershock e afferma che la frequenza delle scosse di replica diminuisce in funzione del reciproco del tempo t trascorso dalla scossa principale secondo la seguente relazione:
Nel 1961 Utsu ha proposto una versione modificata della legge di Omori, che assume la seguente forma:
dove p modifica il tasso di decadimento ed è in genere compresa tra 0,7 e 1,5. Questa versione è oggi di impiego più diffuso.
Comprendere la differenza tra scosse premonitrici e scosse di assestamento è fondamentale per chiunque sia interessato alla sismologia. Mentre le scosse premonitrici non possono essere identificate come tali fino a dopo l’evento principale, le scosse di assestamento rappresentano gli aggiustamenti che seguono un grande terremoto. La Legge di Omori modificata continua a essere uno strumento utile per studiare questi fenomeni e migliorare la nostra comprensione dei terremoti.
Fonte immagine di copertina: INGV – Fonte grafico: USGS