Le scaffalature sono considerate, nella normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, alla stregua di “arredi” dei luoghi di lavoro e non come attrezzature di lavoro (vedi Interpello n. 16/2013 del 19 dicembre 2013).
La progettazione e la verifica delle scaffalature per azioni sismiche può essere eseguita utilizzando la norma UNI EN 16681 “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature porta-pallet – Principi per la progettazione sismica”.
La norma europea fornisce alcuni parametri per la progettazione e la verifica delle scaffalature metalliche APR, definendo anche nel paragrafo 6 le azioni sismiche di input. In particolare il paragrafo 6.3 riporta quanto segue.
L’Appendice Informativo L della norma UNI EN 16681 chiarisce i parametri di calcolo della vita nominale della scaffalature in relazione alla norma italiana.
Viene quindi chiarito che in Italia il valore di 35 anni per il periodo di riferimento delle scaffalature è consentito solo:
In particolare il Prospetto L.1 chiarisce che il Cu pari a 0,7 (che moltiplicando la vita nominale di 50 anni genera il periodo di riferimento di 35 anni) è riferito a “magazzini a bassa occupazione”, ovvero dove non vi sono persone in permanenza nell’area di stoccaggio ma vi si accede solo per la manutenzione.
In conclusione, è opportuno verificare con attenzione il periodo di riferimento per l’azione sismica adottato dai fabbricanti delle scaffalature prima dell’acquisto perché la normativa italiana impone dei vincoli più stringenti della norma europea.
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