A partire dal 18 maggio 2012 le stazioni della Rete Sismica Nazionale hanno registrato alcuni eventi, il più forte dei quali il 20 maggio alle ore 01:13 italiane con magnitudo locale pari a ML 4.1 (Mw 4.0). La scossa principale si è verificata dopo poche ore, alle ore 04:03 italiane, con epicentro circa 30 km a ovest di Ferrara, magnitudo locale ML 5.9 (Mw 5.8) e ha causato 7 vittime. Nei minuti e nell’ora successiva alla scossa principale sono stati registrati ben 11 eventi di magnitudo superiore a 4.0 e nel corso della giornata un totale di 16 terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0, con epicentri tra i comuni di Mirandola, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. A meno di dieci giorni, il 29 maggio alle ore 09:00 italiane, si è verificato un secondo evento con una magnitudo locale ML 5.8 (Mw 5.6) ed epicentro posto circa 20 km a ovest della prima scossa principale, sempre nel modenese tra i comuni di Medolla e Cavezzo. Questo secondo terremoto ha peggiorato il quadro di danneggiamento dell’area e ha causato la morte di altre 19 persone.
Nel complesso, tra il 19 maggio e il 19 luglio 2012 nell’area interessata dalla sequenza sono stati localizzati circa 2800 eventi sismici: 854 con magnitudo ML ≥ 2.5, 14 con magnitudo ML > 4.5 e 7 con magnitudo ML ≥ 5.0, compreso quello avvenuto il 3 giugno 2012. La distribuzione delle scosse successive (aftershock) copre un’area estesa per oltre 50 km in direzione WNW-ESE e le profondità ipocentrali sono concentrate in prevalenza nei primi 10 km crostali.
La sequenza ha avuto diverse fasi di attività. Una prima fase con un elevato numero di terremoti al giorno (con picchi principali di oltre 300 eventi il 20 e il 29 maggio), che si è conclusa già alla fine di giugno 2012. Una seconda fase con un’attività ridotta da luglio a ottobre 2012, e poi una terza fase di attività via via minore con pochi eventi al mese.
Questo andamento è ben evidente nella dashboard della sequenza simica in Pianura Padana pubblicata recentemente tra le story maps di INGVterremoti.
L’articolo completo sul sito INGV è disponibile a questo link.
La story maps “I terremoti in Pianura Padana del 2012” è raggiungibile a questo link.