Il terremoto in Turchia e Siria del 2023 è stato un evento calamitoso verificatosi nella notte fra il 5 e il 6 febbraio 2023, principalmente per mezzo di due forti scosse che hanno colpito l’area meridionale della Turchia, nonché le regioni settentrionali della Siria. Un primo terremoto, con ipocentro a circa 17,9 km di profondità ed epicentro a 34 km a nord-ovest della città di Gaziantep (a circa 90 km dal confine con la Siria), ha registrato una magnitudo di 7,8 Mw, venendo seguito da decine di altre scosse di assestamento. Successivamente, una nuova scossa, con magnitudo di 7,5 Mw ed epicentro localizzato a 4 km a sud della città di Ekinözü, ha colpito soprattutto il territorio della provincia di Kahramanmaraş.
Secondo le stime effettuate dai due Paesi principalmente coinvolti, il terremoto ha provocato in totale oltre 57700 vittime accertate (di cui 50500 in Turchia e 7259 in Siria) e un elevato numero di dispersi che porteranno tale bilancio ad aumentare ulteriormente, mentre sono stati registrati più di 121.000 feriti.
Prendendo spunto da un articolo pubblicato su INGENIO (link) si illustrano alcuni dei danneggiamenti evidenziati dal team italiano impegnato nelle prime attività di rilievo per agibilità.
Si riportano alcuni casi emblematici di danno relativi alla crisi a taglio dovuta all’interazione con la tamponatura di 2 edifici in c.a. e allo sviluppo di un meccanico di piano soffice
E’ stata riscontrata una sopraelevazione in acciaio su corpo in c.a. edificio scolastico, in cui la parte sopraelevata, per quanto leggera, non è stata collegata adeguatamente alle tamponature perimetrali, comportandone un’espulsione fuori piano. Il danno è qualificabile come non strutturale ma l’accessibilità del fabbricato è ovviamente interdetta fatto salvo le condizioni delle strutture portanti.
In merito agli edifici a grande luce e al rilievo del danno, il team di valutazione ha potuto visionare il danno occorso ad un capannone in calcestruzzo armato prefabbricato ubicato nell’area industriale prossima alla città di Kahramanmaraş, nel distretto di Türkoğluù. Il danno dovuto al sisma consiste nella perdita d’appoggio della capriata e del conseguente collasso dei tegoli. Sono oggi in corso di esecuzione su tale capannone interventi di consolidamento realizzati mediante incamiciatura dei pilastri con sistema di angolari e calastrelli.
L’analisi dei danni riportati da edifici colpiti da un sisma è un utile richiamo alla verifica di adeguate strategie di prevenzione e mitigazione del rischio sismico degli edifici esistenti.
Articolo completo disponibile qui.
Fonte immagine copertina: ANSA